Quando si parla di rinnovamento ecologico, la geotermia a bassa entalpia è una delle fonti energetiche pulite già in uso da oltre un secolo. Ciò nonostante, in Italia è un argomento ancora poco diffuso e, di conseguenza, non viene sfruttata quanto potremmo.
Nel seguente articolo andremo a delineare che cos’è questo tipo di geotermia, come funzionano gli impianti che la utilizzano e l’impatto che essi hanno sul paesaggio circostante.
Che cos’è la geotermia a bassa entalpia?
La geotermia a bassa entalpia è una forma di energia pulita e rinnovabile che sfrutta il calore naturale a basse temperature proveniente dalla Terra per generare e distribuire calore e, in alcuni casi, elettricità. Il calore naturale utilizzato è prodotto principalmente dal decadimento di isotopi radioattivi all’interno della Terra e si irradia verso l’esterno.
Questa forma di energia geotermica utilizza risorse a temperature moderatamente basse, che possono variare da circa 20°C a 150°C. Viene ampiamente impiegata per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria.
Lo sfruttamento della geotermia a bassa entalpia offre vantaggi significativi in termini di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale.
Come funziona un impianto di geotermia a bassa entalpia
Gli impianti geotermici a bassa entalpia sfruttano il calore naturale presente nel sottosuolo, generalmente a profondità relativamente basse, di solito tra i 15 e i 400 metri sotto la superficie terrestre. L’acqua calda o il vapore viene estratto dalla Terra attraverso pozzi geotermici e poi utilizzato per il riscaldamento diretto degli edifici.
Per sfruttare la geotermia a bassa entalpia, vengono utilizzate sonde geotermiche, ovvero tubi riempiti di un fluido termovettore (solitamente una miscela di acqua e glicole) che circola attraverso il terreno. Il calore viene assorbito o rilasciato dal fluido termovettore in base alle esigenze di riscaldamento o raffreddamento.
Questi impianti sono utilizzati per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici residenziali, commerciali e industriali. Possono alimentare sistemi di riscaldamento a pavimento, radiatori e persino condizionatori d’aria geotermici. Inoltre, possono essere utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria e per alcune applicazioni industriali, come il riscaldamento delle serre agricole.
Gli impianti geotermici a bassa entalpia sono noti per la loro efficienza energetica. Poiché utilizzano le risorse naturali della Terra, richiedono meno energia per generare calore rispetto ai sistemi di riscaldamento convenzionali, come le caldaie a gas o il riscaldamento elettrico. Questo si traduce in un risparmio economico e in una riduzione delle emissioni di carbonio.
Impatto ambientale degli impianti a bassa entalpia
Un impianto di geotermia a bassa entalpia ha un impatto ambientale relativamente basso rispetto ad altre fonti di energia. Non emette gas serra direttamente nell’atmosfera e richiede meno acqua rispetto a molte centrali elettriche tradizionali.
La presenza di risorse geotermiche può promuovere lo sviluppo regionale. Le comunità nelle vicinanze degli impianti geotermici possono beneficiare di posti di lavoro nella costruzione e nell’operazione degli impianti stessi.
Tuttavia, gli impianti geotermici a bassa entalpia sono efficaci solo in regioni con risorse geotermiche sotterranee. Non sono adatti ovunque e possono richiedere investimenti iniziali significativi per la perforazione dei pozzi e la costruzione dell’impianto.
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